E’ stato presentato questa mattina “Progetto EXIT – push the button!”, il progetto del Comune di Piacenza sul fenomeno del ritiro sociale dei giovani, per dare un supporto a ragazze, ragazzi e famiglie in difficoltà. In dettaglio, l’iniziativa si pone come un intervento di contrasto alla povertà minorile, educativa, relazionale e a contrasto del fenomeno del ritiro sociale di preadolescenti e adolescenti, ed è stato affidato ad Associazione La Ricerca Onlus e alla nostra cooperativa L’Arco.
EXIT si realizzerà entro 31 ottobre 2022, con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare la comunità e strutturare attività specifiche – integrate con la rete dei servizi – per ragazze e ragazzi a rischio o già in situazione di ritiro sociale e le loro famiglie.
Perchè il ritiro sociale?
La diffusione del Covid-19 e le misure adottate per il contenimento hanno fortemente modificato gli equilibri di tutti. Tra questi sicuramente gli adolescenti, che si sono trovati a vivere condizioni di vita nuove e inaspettate, con un impatto a livello fisico, psicologico, emotivo e sugli apprendimenti.
Seppur negli ultimi anni l’avvento delle tecnologie digitali e della possibilità di comunicare a distanza abbia cambiato il nostro concetto di socialità, soprattutto nelle nuove generazioni, riducendo in parte le occasioni di stare insieme e relazionarsi con l’altro, tuttavia il bisogno di socialità rimane ancora evidente: rimane ancora vivo e forte il desiderio di vedersi, di trovarsi, di comunicare. Va quindi fatta una riflessione puntuale sugli ambiti di maggiore sofferenza che riguardano i minori, per progettare azioni specifiche e capillari a favore di preadolescenti ed adolescenti in situazione di difficoltà, emarginazione, povertà educativa e di ritiro sociale che abbandonano precocemente la scuola.
In questo contesto il fenomeno del ritiro sociale si configura come una manifestazione multifattoriale prodotta dall’interazione di molteplici variabili. Poiché gli individui non nascono con la tendenza all’autoreclusione, è necessario individuare e analizzare i fattori di rischio che possono facilitare l’insorgenza di tale malessere.
Società, famiglia e scuola giocano un ruolo fondamentale poiché costituiscono le principali agenzie educative deputate alla formazione globale dell’individuo. Negli ultimi anni la società è diventata esigente nei confronti delle nuove generazioni, pretendendo da essi risultati ottimali nell’arco di breve tempo, in qualsiasi ambito, ignorando spesso l’appagamento dei propri bisogni personali, comportando degli squilibri psico-socio-emotivi. Questo può causare, soprattutto in soggetti più fragili e con bassa autostima un sentimento di frustrazione dato dalle troppe richieste sociali, costituendo uno stato di confusione e di incapacità nel gestire le emozioni negative che ne derivano. L’unica soluzione che questi adolescenti intravedono per la propria sopravvivenza diventa l’autoreclusione, perché convinti di non aver nessun tipo di capacità per affrontare le avversità del mondo esterno come, ad esempio, la scelta della scuola secondaria, la scelta dell’università o del mondo del lavoro.
Cosa intende fare Progetto EXIT?
Agli esperti di EXIT possono rivolgersi genitori e famigliari preoccupati e ragazze e ragazzi in crisi, chiamando o scrivendo al numero dedicato 378 3031649 o scrivendo alla mail exitpiacenza@gmail.com: troveranno professionisti con cui parlare, insieme ai quali concordare interventi specifici, a seconda della situazione, come consulenze, colloqui e attività mirate, anche in forma domiciliare.
Il progetto Exit intende inoltre promuovere una condivisione del problema tra servizi, agenzie educative, operatori, famiglie e cittadini, valorizzare le risorse presenti – in termini di progettualità in corso, realtà già operanti sul territorio, risorse umane professionali e volontarie, spazi – per costruire insieme percorsi di inclusione di adolescenti e famiglie nella comunità di appartenenza, predisporre una ricognizione territoriale sul fenomeno del ritiro sociale e offrire interventi qualificati a ragazzi e famiglie in situazione di isolamento e ritiro sociale. Per tutti, percorsi informativi e formativi e la possibilità di contribuire alla mappatura del fenomeno nel territorio piacentino, alla condivisione di buone prassi e alla composizione di un protocollo di intervento comune.
Le attività proposte si declineranno secondo due traiettorie: il coinvolgimento e la sensibilizzazione della comunità e la strutturazione di attività specifiche, integrate con la rete dei servizi, per ragazzi a rischio e già in situazione di ritiro e le loro famiglie.
Come prima iniziativa, si colloca quella del World Cafè del 3 febbraio, un incontro condotto con la supervisione scientifica e il supporto dei ricercatori di “CODICI Ricerca e intervento”, per avviare un percorso di ricognizione condiviso sul fenomeno, coinvolgendo le filiere organizzative dei servizi territoriali operanti in almeno tre ambiti: servizi scolastici, servizi socio-sanitari, servizi del tempo libero. Un metodo semplice ed efficace per dare vita a conversazioni informali e costruttive su questioni e temi che, come questo, riguardano la vita della nostra comunità. Un modo per focalizzare il tema, ascoltare la percezione del fenomeno degli operatori dei diversi settori e dare maggiori dettagli sul progetto, ponendo le basi la definizione di una rete che convida buone prassi e protocolli di intervento.
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Le azioni previste
AZIONE 1
Per i genitori
Parent training/parent coaching
Consulenza pedagogica su problematiche specifiche: contrasto alla dispersione scolastica
Consulenza pedagogica su problematiche specifiche: uso delle tecnologie digitali
Per genitori di ragazzi già in situazione di isolamento o ritiro sociale
Percorsi di consulenza psico-educativa
AZIONE 2
Per i giovani
Moduli di empowerment
Training abilità sociali
Uso consapevole delle tecnologie
Borsa del tempo libero e attività coprogettate dai ragazzi
Educativa domiciliare
Per ragazzi già in situazione di isolamento o ritiro sociale
Colloqui individuali, anche in forma domiciliare, e laboratori creativi
AZIONE 3
Per famiglie, genitori, giovani
Percorsi di consulenza pedadogica, psicologica e mediazione del conflitto familiare per il singolo, la famiglia e la coppia genitoriale
Per genitori di ragazzi già in situazione di isolamento o ritiro sociale
Gruppi psico-educativi
FORMAZIONE
Per famiglie, insegnanti, educatori, operatori sociali e sanitari, docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado, psicologi degli sportelli scolastici di scuola secondaria di primo e secondo grado, genitori rappresentati di istituto, medici di base, pediatri
Conferenze
Percorso formativo e definizione di un protocollo di intervento
Presa in carico integrata di situazioni di ritiro sociale
FORMAZIONE TEMATICA
Per educatori
Formazione sul tema dell’ educativa domiciliare
Per genitori
Formazione sul tema dell’uso delle tecnologie digitali
Per genitori e docenti
Formazione sul tema della dispersione scolastica
Per informazioni è possibile contattare Sportello Informafamiglie&Bambini del Comune di Piacenza (informafamiglie@comune.piacenza.it – 0523.492380)